PREFAZIONE

La vocazione della Contessa Monique Riccardi-Cubitt come storica dell’arte nasce a scuola, quando la responsabile del Castello di Blois diede una lezione sulla École du Louvre. Bellezza, storia e arte hanno ispirato e formato la sua infanzia nella Valle della Loira. Qui, nella prima metà del Quattrocento, l’Umanesimo del tardo Medio-Evo, si sviluppò grazie a Valentina Visconti, Duchessa di Milano, moglie di Luigi di Valois Orleans il Grande, nella corte resa famosa dal figlio, il poeta Charles d’Orleans. Due regine francesi della famiglia fiorentina dei Medici, Caterina nel cinquecento e Maria nel secolo successivo, assicurarono la continuità dell’influenza del rinascimento italiano, introdotto dal re Francesco I che aveva portato Leonardo da Vinci ad Amboise dove il genio poi morì. A parte un albero di kaki, il nonno della Contessa Riccardi-Cubitt, dai suoi viaggi in Cina riportò incredibili conchiglie esotiche, delicati dipinti su seta e fragili porcellane, che incantarono la sua immaginazione. Questi erano custoditi, insieme ai suoi acquerelli, in un mobile settimanale di palissandro con un piano in marmo grigio. Da quei sette cassetti emanava un delicato profumo di memorie passate, gelsomino ed eliotropio, la meraviglia e il mistero di terre lontane. Dalla sua libreria un volume della Gerusalemme Liberata del Tasso, rilegato in prezioso marocchino rosso, evocò nel suo animo l’incanto del Medio Oriente, mentre l’Eneide di Virgilio e l’Histoire Naturelle del conte di Buffon, con le descrizioni del Cabinet du Roi, le aprirono la mente all’Umanesimo e al collezionismo.
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Dopo il matrimonio ha completato i propri studi sull’Arte, iniziati all’ école du Louvre a Parigi, e alla University of London, per poi viaggiare a lungo in Medio Oriente, con il marito, Conte Michael Riccardi-Cubitt, uno studioso di cultura araba. Ha vissuto a Parigi, Londra e Roma. La Contessa Riccardi-Cubitt, grazie alla sua esperienza di insegnate, divenne presto docente di storia dell’arte, in particolare delle arti decorative francesi. Ha tenuto conferenze e corsi sui mobili francesi allo Study Centre for the Fine and Decorative Arts, la sua alma mater, al Victoria & Albert Museum (V&A), alla Wallace Collection, istruendo tra gli altri, i futuri esperti e banditori d’asta dell’ Incorporated Society of Auctioneers and Valuers all’Università di Southampton. Poco tempo dopo divenne direttrice di un corso preparatorio alla storia dell’arte, lo Styles in Art course, alla Sotheby’s. Dopo tre anni aprì il suo istituto, il Riccardi Institute of Art. Fu allora che il Cabinet - quale elemento più rappresentativo dell’arredo di lusso, nato dallo spirito umanista del rinascimento, ripieno di pezzi d’arte e naturali nascosti nei suoi cassetti - si impose naturalmente come elemento centrale di studio. Da questo impegno nacque un libro che è divenuto il riferimento su questo tipo di mobili ed è stato pubblicato in Francese, Inglese ed Italiano. L’età contemporanea ha trascurato il Cabinet e la sua antica storia di artigianato di lusso, dalla quale si sono poi originate tutte le arti e le tecniche successive di lavorazione mobiliera, detta in inglese cabintemaking, appunto. Dopo il matrimonio ha completato i propri studi sull’Arte, iniziati all’ école du Louvre a Parigi, e alla University of London, per poi viaggiare a lungo in Medio Oriente, con il marito, Conte Michael Riccardi-Cubitt, uno studioso di cultura araba. Ha vissuto a Parigi, Londra e Roma. La Contessa Riccardi-Cubitt, grazie alla sua esperienza di insegnate, divenne presto docente di storia dell’arte, in particolare delle arti decorative francesi. Ha tenuto conferenze e corsi sui mobili francesi allo Study Centre for the Fine and Decorative Arts, la sua alma mater, al Victoria & Albert Museum (V&A), alla Wallace Collection, istruendo tra gli altri, i futuri esperti e banditori d’asta dell’ Incorporated Society of Auctioneers and Valuers all’Università di Southampton. Poco tempo dopo divenne direttrice di un corso preparatorio alla storia dell’arte, lo Styles in Art course, alla Sotheby’s. Dopo tre anni aprì il suo istituto, il Riccardi Institute of Art. Fu allora che il Cabinet - quale elemento più rappresentativo dell’arredo di lusso, nato dallo spirito umanista del rinascimento, ripieno di pezzi d’arte e naturali nascosti nei suoi cassetti - si impose naturalmente come elemento centrale di studio. Da questo impegno nacque un libro che è divenuto il riferimento su questo tipo di mobili ed è stato pubblicato in Francese, Inglese ed Italiano. L’età contemporanea ha trascurato il Cabinet e la sua antica storia di artigianato di lusso, dalla quale si sono poi originate tutte le arti e le tecniche successive di lavorazione mobiliera, detta in inglese cabintemaking, appunto.

The art of the Cabinet,

Thames and Hudson, London/New York, 1992 Un art européen. Le Cabinet de la Renaissance à l’époque moderne, Les Éditions de L’Amateur, Paris, 1993 Mobili di collezione. Stipi e Studioli nei secoli, Garzanti, Milan, 1993